LA CIOCCOLATA CALDA: UNA BEVANDA D’ALTRI TEMPI

È arrivato quel periodo dell’anno in cui il freddo ci assale, insieme alla voglia di restare a casa. Stiamo per andare in letargo? Più o meno.

La voglia di restare al calduccio, magari sul divano a vedere un film, è troppo forte e per sentirci meno in colpa e coccolarci un pochino, cosa possiamo fare?

Ovviamente preparare una cremosa e bollente cioccolata calda, il comfort food della stagione invernale per antonomasia. 😊

Ma prima di segnalarvi le ricette più sfiziose, scopriamo insieme le origini della bevanda calda più amata di tutti i tempi.

LE ANTICHE ORIGINI DELLA CIOCCOLATA CALDA

La parola cioccolata sembra che derivi dalla parola atzeca xocoatl che indicava la bevanda preparata con acqua calda e semi di cacao.

Per gli Atzechi rappresentava la pianta più bella del giardino degli dei, ma allo stesso tempo un bene di lusso poiché non cresceva nel territorio del loro impero. La bevanda non era destinata a tutti, altrimenti le scorte di Montezuma si sarebbero esaurite rapidamente: essa, infatti, era riservata all’imperatore e ai sacerdoti che la impiegavano durante le cerimonie sacre e, in casi particolari, anche ai guerrieri.

Nel 1502, Cristoforo Colombo fece conoscenza con il cioccolato e inviò in Europa i semi di cacao, ma le grandi potenze europee rispedirono al mittente tali piantagioni, preferendo accogliere al loro interno coltivazioni più facili da produrre. Poi, nel 1517, il conquistatore Hernán Cortés sbarcò sul litorale dove era ubicato l’impero azteco. E così, Montezuma II gli fece conoscere la “chocolatl”, una bevanda molto dolce a base di cioccolato, vaniglia e spezie. La grande novità del “chocolatl” era che, una volta introdotta in bocca, essa diventava liquida grazie al freddo della saliva. Dopo la morte dell’imperatore e la conquista dell’impero azteco, Cortés fu nominato governatore dei territori da lui conquistati e in questa veste decise di inviare gratuitamente in Spagna tanti chili di cacao. La corte dell’imperatore Carlo V gradì a tal punto la nuova bevanda, che la cioccolata calda divenne lo status symbol delle classi sociali economicamente avanzate.

Pian piano, dalla Spagna si diffuse nelle altre corti europee, ma soltanto dopo essere stata addolcita con lo zucchero e aromatizzata con diverse spezie, tra cui peperoncino, cannella o anice. E così, la cioccolata calda divenne un uso comune nelle corti aristocratiche, per ingannare il tempo e far passare il pomeriggio.

LO SVILUPPO SUCCESSIVO

Come abbiamo detto in precedenza, la ricetta originale della cioccolata calda era una miscela di cacao, acqua e vari tipi di spezie. Gli spagnoli poi iniziarono a riscaldare la miscela e a dolcificarla con lo zucchero. Ma furono gli inglesi ad avere l’idea di sostituire l’acqua con il latte e di consumare la bevanda dopo pranzo.

Infatti, nel XVIII secolo nacquero in varie città dell’Inghilterra le cosiddette chocolate house: qui i clienti potevano consumare una tazza di cioccolata calda e parlare senza censura di politica, economia, scienza e filosofia. La prima “Casa del Cioccolato” nacque nella capitale londinese nel 1657, ma a causa del suo costo eccessivo la cioccolata calda fu per parecchio tempo una bevanda ad esclusivo appannaggio dell’élite.

 Curiosità.

Il termine “cioccolata calda” è stato coniato probabilmente in Italia parecchi anni dopo: inizialmente la bevanda era chiamata semplicemente cioccolata. Quando però si diffusero le tavolette di cioccolato, vendute soprattutto nei bar, fu chiaro che bisognava aggiungere un aggettivo alla cioccolata liquida per distinguerla da quella solida.

LE RICETTE

Adesso passiamo alle cose serie .. la tanto attesa ricetta! 😉

Però, oltre alla versione “italiana”, vogliamo segnalarvi due varianti della cioccolata calda davvero originali, ovvero la ricetta vegana e il champurrado.

Cioccolata calda italiana (ingredienti per due persone):

  • 500 ml di latte intero
  • 120 g di cioccolato al 70%
  • 20 g di cacao amaro in polvere
  • 15 g di amido di mais
  • 15 g di zucchero

Cioccolata calda vegana (ingredienti per due persone):

  • 2 tazze e mezzo di latte di soia
  • 3 cucchiai di zucchero
  • 3 cucchiai di cacao amaro in polvere
  • ½ cucchiaino di sale
  • ½ cucchiaino di vaniglia
  • 1 pizzico di cannella in polvere

Champurrado

Si tratta della cioccolata messicana con ‘atole’, la cui preparazione si crede che prenda origine da antiche ricette. Il cioccolato messicano è molto particolare, in quanto è aromatizzato con cannella, mandorle e vaniglia.

Di seguito, gli ingredienti per due persone:

  • 1 tazza di latte intero
  • 1/2 tazza di acqua
  • 1 pizzico di sale
  • 2 cucchiai di farina 00
  • 2-3 quadrotti di cioccolato messicano
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 2-3 cucchiai di ‘piloncillo’ (una tipologia di zucchero non raffinato)
  • 1 cucchiaino di atole
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere

Prima di concludere, vogliamo lasciarvi alcuni piccoli segreti e trucchetti da poter utilizzare nella preparazione della cioccolata calda:

  1. non usare il cacao in polvere ma il cioccolato in tavoletta
  2. il cioccolato fondente al 70% la rende meno dolce e con intensifica il profumo di cioccolato
  3. utilizzare circa 50 grammi di cioccolato per ogni tazza di latte
  4. usare latte intero
  5. utilizzare lo zucchero di canna, il miele o lo sciroppo d’acero
  6. scaldare il latte con lo zucchero e poi mescolare al cioccolato sciolto a parte
  7. utilizzare l’amido di mais per addensare la cioccolata

 

Ma se siete in giro e avete voglia di gustare una deliziosa cioccolata calda, passate da La Yogurteria e vi leccherete i baffi! 😊