Il Sole 24 Ore

Le insegne volano all’estero
Si punta sui mercati emergenti e si consolida la presenza in quelli maturi

Sempre più a lungo raggio. Sono le rotte battute dalle insegne italiane del franchising, che accelerano il processo di internazionalizzazione proiettandosi verso i ricchi mercati del Nord Europa e del Nord America. Al contempo gettano le basi verso i Paesi emergenti, come Turchia, India, Iran, area del Golfo, Mongolia e Russia, spingendosi fino all’altro emisfero in Giappone, Corea del Sud e Australia.
«Con oltre 460 nuove aperture all’estero nel corso del 2016 si rafforza il trend di crescita, che quest’anno dovrebbe toccare il +35%, il miglior risultato degli ultimi anni – spiega Mario Resca, presidente di Confimprese -.
È un modo diverso di far conoscere ed esportare in tutto il mondo il made in Italy, dove i settori più attivi sono quelli dell’abbigliamento e del food».
Tra le insegne con i piani d’espansione più ambiziosi figura Natuzzi, il cui programma di sviluppo porterà all’inaugurazione di 45 negozi e ben 150 shop-in-shop sparsi tra Regno Unito, Francia, Giordania, Brasile e Cina.
Per Original Marines il Medio Oriente si sta rivelando un mercato promettente. «Nel 2015 i negozi dell’area hanno realizzato ricavi per 13,1 milioni di euro – afferma Antonio Di Vincenzo, vice presidente della Imap Export, che detiene il marchio -. Ora apriremo altri dieci punti vendita con Lifco, la società che li gestisce». Contemporaneamente si rafforzano le posizioni di Imap nell’Est Europa con trenta nuovi store e si guarda all’Iran del dopo embargo. Sul radar di diverse insegne è apparso anche il mercato indiano, un Paese che conta 1,2 miliardi di abitanti. Qui apriranno i punti vendita di Nau! (ottica), Natuzzi (arredamento) e i make up di Kiko (Business company Percassi), che ha in programma altre inaugurazioni in Brasile, Russia e negli Emirati, mentre a marzo è stato aperto il primo store a Istanbul.
Trattative in corso con partner locali per Camomilla della partenopea Compagnia manifatture tessili: si punta ad alcuni mercati arabi e a quello russo con i suoi Paesi satelliti. Il progetto è di aprire sia negozi tradizionali che store online. Invece Pittarosso (calzature) si concentra esclusivamente sul mercato francese, dove alla fine di aprile ha inaugurato un grande negozio a Marsiglia e tra breve aprirà a Montpellier.
Miniconf è specializzata nell’abbigliamento per bambini e ha in programma di aprire diecipunti vendita con l’insegna Sarabanda
e quattro a marchio Ido tra l’Est Europa e l’Asia.
Nella ristorazione Yogorino guarda al Medio ed Estremo Oriente, mentre gli snack di Queen’s Chips sono pronti al debutto lungo la Kite Beach a Dubai.
Intanto, fanno sapere della società, si sta lavorando allo sbarco in Corea del Sud. Illy caffè prevede di aggiungere 29 insegne sparse tra Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Qatar ed Emirati, a cui si aggiungeranno dieci nuovi Illy Shop.
Per chi si muove verso i mercati più lontani la difficoltà principale è trovare il giusto partner locale, che abbia le competenze per quando riguarda l’industria del retail. Nell’abbigliamento, per esempio, si devono adattare misure, stili e colori ai mercati, che possono chiedere collezioni particolari, legate per esempio alle condizioni climatiche come nel caso del mercato russo.
Nel food destinato ai Paesi musulmani, invece, è indispensabile certificare che materie prime e ingredienti base non siano entrati a contatto con alimenti considerati impuri.

5 Aperture all’estero LA YOGURTERIA: Svizzera, Spagna.

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