Il Food Porn è un’esperienza da vivere

“Me lo sto mangiando con gli occhi!”. Quante volte l’abbiamo pensato, e quante altre lo penseremo ancora. Si tratta di sensazioni che viaggiano in parallelo, voglia o desiderio oppure entrambe. Si tratta di uno stimolo percettivo costante; che sia dallo schermo dei nostri smartphone, dalle pagine di un libro, da un programma in tv o un punto vendita, l’esperienza riesce ad essere totalizzante ed è questa la grande forza del food porn.

Ma partiamo dal principio: Cos’è il food porn?

 

FOOD PORN – Nascita e definizione del termine

Food (cibo) e Porn (pornografico); Il termine e la sua definizione, nati dall’unione di queste due parole, ci forniscono una terminologia tanto diretta quanto versatile: Concettualmente, il cibo pornografico è maturato agli inizi degli anni 80 (tra il 1980 e il 1985), e ha visto come influenza maggiore il famoso critico francese Roland Barthes che ne modellò una visione di desiderio più simile alla fantasia e al sogno. Decisamente più attuale la definizione data dalla scrittrice Rosalind Coward che analizza il food porn attraverso più sfumature e andando a centralizzarne il valore estetico: Il piatto in questione diventa l’elemento principale e nucleo sensoriale, un piatto può essere eccessivo all’impatto visivo ma mantenere i principi degli alimenti sani, il pornografico perde la sua connotazione materiale di eccesso e diventa erotismo.

L’esperienza del food porn

Il food porn riesce quindi nell’intento di offrire un piacere che va al di là della semplice degustazione o voglia di mangiare, come detto in precedenza, si tratta di sensazioni e di voler essere stimolati. Il suo è un piacere immersivo e per questo è di fondamentale importanza vivere l’esperienza diretta; il suo contorno che va ad assumere una funzionalità artistica, che sia un ristorante, una pasticceria o una yogurteria. Se il piatto è la rappresentazione, questi luoghi ne diventano il teatro, e noi, gli spettatori di una vera e propria creazione di sapori come nell’accostamento tra crêpe (o Bubble Waffle, a voi la scelta!) e yogurt gelato, la fantasia stuzzicata da una colata di topping o di salsa, da una croccante polvere di granelle e, perché no!? una bella cascata di sciroppo d’acero, magari su un pancacke, così da non limitarci ad una semplice scelta e permetterci ogni tanto di toglierci uno sfizio, godercelo e condividerlo con tutti, insieme.

Arrivati ormai sul finire del 2019, l’hashtag food porn è tra i più popolari non solo su Instagram, ma sulla maggior parte delle piattaforme social. Questo ci rende ancora più l’idea di quanto stiamo vivendo un fenomeno di condivisione collettiva che sembra destinato ad aumentare ancora; è di tutti e per tutti. Se la percezione cambia di persona in persona, allora provate ad immaginare quante esperienze potrebbero essere raccontate e quante se ne racconteranno ancora.